Oliver Sacks
Source: Sacks ABS
Neurologia e neuroscienze

Oliver Sacks descrive la diversitā con cui, oggi, la neurologia e la fisiologica analizzano le patologie delle funzioni percettive e cognitive del cervello, indicando nel contempo la trasformazione nell'indagine degli stessi procedimenti percettivi "normali", ad esempio la formazione della percezione dei colori. La diversitā consiste appunto nel passaggio da una concezione meccanica ad una dinamica del funzionamento del cervello (1,2). Il superamento di una visione statica del cervello, che presupponeva centri fissi e programmi fissi nel sistema nervoso, č testimoniata dal nuovo concetto dinamico di memoria (3), che non va contro le teoria freudiane del ricordo, anzi stimola il confluire della psicoanalisi e della neorobiologia (4,5). Sacks individua nel premio Nobel per la medicina Gerald M. Edelman l'iniziatore della nuova concezione dinamica, processuale dei meccanismi percettivi e cognitivi del sistema nervoso. Per la formazione delle cognizioni percettive e della memoria stessa Edelman propone, infatti, la nozione dinamica di darwinismo neuronale basata fondamentalmente sui processi selettivi interni ai circuiti neuronali, sul contributo dell'esperienza nella formazione della percezione del mondo, sulla duttilitā e sulla specifica diversitā di ogni sistema nervoso (6,7). Sacks infine pone l'accento sulla duttilitā del cervello umano, anche se sussistono grandi problemi di riorganizzazione dell'attivitā del sistema nervorso in casi di patologie come la cecitā o il morbo di Parkinson , ma č proprio la duttilitā del cervello a distinguere l'intelligenza umana , l'uomo, dall'intelligenza artificiale dei robots



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